Vai al contenuto

PATATE ARROSTITE buonissime, croccanti fuori, morbide dentro – RICETTA di MIA NONNA |Davide Zambelli

Le patate rostide sono un piatto povero e tipico della mia regione, il Trentino Alto-Adige. Non sono né cotte al forno, né fritte secondo il metodo tradizionale, in ogni caso sono croccanti fuori e morbide dentro, proprio come gradiscono i nostri palati. La ricetta è facilissima e sopratutto veloce, perchè le patate dovranno essere bollite inizialmente, che è il metodo più veloce per cuocere i tuberi. #patate #patatealforno #patatefritte

✅Iscrivetevi al canale cliccando qui ➡️https://bit.ly/2wMnse9

VAI SUL BLOG PER LA RICETTA SCRITTA. TROVERAI TUTTE LE DOSI E GLI INGREDIENTI E SOPRATUTTO ULTERIORI CONSIGLI;)

– – – – – – – – – – – –

Due anni dopo si rifà vedere. L’ho un pò costretta eh, ma solo perchè è una donna preziosa, che si fa corteggiare. In realtà ama fare queste cose e devo dire che è piuttosto predisposta.
Da mia nonna volevo farmi un piatto sempre della tradizione, povero, che si mangiava una volta e che merita di essere riscoperto.

La voglio includere in questi contenuti perchè altrimenti sarebbe una solita ricetta. Invece qui c’è storia, tradizione, fascino, autenticità.

Il piatto che presentiamo oggi assieme sono le patate rostide, che letteralmente significano come ben si può immaginare arrostite.
Una volta erano il piatto della colazione, perchè la sera, prima di cena si bollivano tante patate, così da averne sia per cena sia per il mattino del giorno dopo.
La sera si mangiavano lesse, subito dopo magari della minestra d’orzo, che avevamo fatto a gennaio 2019 (qui vi lascio il link: https://www.youtube.com/watch?v=Kqe6cqGaUp0&t=609s).
La mattina invece si mangiavano “rostide”, altro che cappuccino e brioche.
E ovviamente se rispetto a una colazione piena di zuccheri, questa risulta molto più nutriente e che fornisce energia nel tempo, come di regola se si consumano zuccheri complessi.

Non sono né al forno né fritte, semplicemente vengono saltate in padella, ma dovreste provarle perchè la loro croccantezza vi conquisterà immediatamente.
Innanzitutto come abbiamo detto bisogna bollirle, e lo sapete che le patate devono essere bollite con l’acqua fredda? Se tendono a spaccarsi, come nel nostro caso, è perchè sono molto giovani, infatti come avete potuto vedere dal video su YouTube le avevo appena raccolte dal campo di mia mamma.

Una volta cotte le scolate e le fate raffreddare completamente per poi tagliarle a fette e infine saltata. Mia nonna le pela perchè una volta le bucce le si davano al maiale che poverino, un pò come la gente a quei tempi, era sempre affamato.

Ovviamente lo strutto per farle saltare sarebbe praticamente obbligatorio però capisco anche che a non tutti va, quindi andrà benissimo anche un semplice e delicato olio di semi.

Per quanto invece riguarda l’arricchimento di queste patate rostide mia nonna mi diceva che era prassi usare “le cicciole”, ossia i ciccioli che probabilmente avete presente sopratutto se siete dell’Emilia Romagna che so che da quelle parti ancora vengono consumati con una certa frequenza. I ciccioli sostanzialmente sono ciò che rimane dalla fusione del grasso del maiale. Quelle parti croccanti e comunque piuttosto grassocce sono i ciccioli.
Al posto dei ciccioli io e la Nonna Lina abbiamo pensato ad una variante. Dato che dalle nostre parti non si trovano così facilmente rispetto magari ad altre regioni, abbiamo aggiunto la pancetta. Alcuni ancora “sti ani”, quindi gli anni passati, aggiungevano le cipolle a fettine. Ottima aggiunta, quindi se le gradite perchè no?! Però vi dò un consiglio: se le volete mettere io vi consiglierei di farle rosolare a parte perchè altrimenti facendole rosolare con le patate potrebbero bruciare molto facilmente.

Per fare la patate rostide potete usare la varietà di patate che preferite, verranno sempre croccanti grazie anche alla cottura precedentemente fatta in acqua. L’importante poi è seguire alla lettera la cottura. Quindi non abbondate eccessivamente con le patate in padella quando è ora di rosolarle perchè se si stratificano il vapore delle patate al di sotto non fuoriesce e l’umidità si mantiene senza farle croccante. In più la temperatura dello strutto o dell’olio dev’essere piuttosto elevata. Chiaro che non devono essere eccessivamente alta, altrimenti i grassi raggiungono il tanto pericoloso punto di fumo. Il punto di fumo e il punto in cui l’olio, raggiungendo una temperatura troppo alta, fa fumo, modificando le proprie molecole e risultando tossico.

Quindi nulla, dopo aver raccontato anche questa parte più scientifica, torniamo alle tradizioni e alla storia. Pensate a quanto è bello e nostalgico preparare piatti semplici e poveri, che vengono tramandati. Provatele per gustare queste emozioni, magari quando la giornata è brulla e voi non vedete l’ora di divorare questa semplice bontà. Da sola o con un buon secondo…

– – – – – – – – – – – – – – – –

• B L O G : https://www.davidezambelli.com

• I N S T A G R A M : @davide_zamby

• F A C E B O O K : Davide Zambelli

• TIK TOK : @davide_zambelli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *