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VIN BRULÈ – la vera ricetta perfetta per scaldarsi – bevanda tradizionale invernale – MULLED WINE

VIN BRULÈ
Era da un sacco di tempo che non vedevo tanta neve nel mese di novembre. Oramai pure qui in montagna ci siamo abituati a partire con la stagione turistica con la neve artificiale e le prime vere nevicate sono sempre piuttosto tardive: si parla di metà gennaio…
Quindi ormai è diventato normale pure da noi festeggiare il Natale senza neve.

Beh, quest’anno fa eccezione.
Abbiamo cominciato col botto e durante questi giorni la neve cade fittamente, fa freddo e i ghiacciai possono per fortuna caricarsi alla grande.
Presumo però che il freddo non sia arrivato solo da noi. L’Italia intera è ufficialmente entrata in quella parte dell’anno dove il caminetto, le coperte e i tazzoni pieni di bevande bollenti sono i protagonisti.

Ottima idea quindi riscaldarsi con qualcosa di buono, profumato e tipicamente speziato con cannella, garofano, anice stellato. Così, per respirare i primi sentori del Natale, che piano piano si avvicina.
Avete detto infuso? Eh, no. Facciamo qualcosa di più originale. Un vino rosso che scalda il cuore e che calmi gli animi: il vin brulè.
È una bevanda deliziosa, e ci credete che volendo può risultare analcolica? Per questo motivo è perfetto per sostituire il classico tè caldo ed essere servito agli astemi e ai bambini viziosi che preferiscono sapori più decisi e confortevoli.

Si capisce benissimo che è fatto con il vino rosso ma allo stesso tempo risulta amabile, delicato e questa ricetta la ritengo perfettamente equilibrata, così da sentire tutti gli ingredienti e sopratutto piacere a tutti quelli che lo andranno ad assaggiare.

Il vino rosso che andrete a scegliere dev’essere comunque di buona qualità, ma non per forza costoso. Vi consiglio di sceglierlo giovane e magari del vostro territorio. Potrebbe essere una scelta molto intelligente quella di utilizzare un vino che bevuto “al naturale” non vi piace, ma quando potete scegliete uno dei vini che vi piace di più. È il protagonista della ricetta e noterete subito la differenza.

Poi stecche di cannella, scorza di limone, d’arancia, chiodi di garofano e anice, il tutto ben bilanciato per non avere nessun ingrediente che va a coprire gli altri, assieme naturalmente ci va anche lo zucchero.

Ora la cottura, che andrà fatta lentamente e quando noterete che il liquido comincerà a bollire è giunto il momento di fiammeggiare. Avvicinatevi con uno stecchino di legno infiammato, un bastoncino oppure un accendino e date fuoco al vino. Quando la fiamma si estinguerà significherà che il vino e completamente privo di alcol. Se invece preferite averlo leggermente alcolico basterà interrompere la bollitura prima che la fiamma si estingua da solo. Se invece siete particolarmente goderecci basterà scaldarlo senza farlo bollire naturalmente senza dare fuoco al vino.
Bevetelo caldo caldo e sentirete un sollievo meraviglioso, sia se vi trovate all’aperto che vicino al camino acceso.

#vino #vinorosso #montagna

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