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SCHIACCIATA CON L’UVA, ricca di frutta ma NON bagnata: ricetta tradizionale facile | Davide Zambelli

La schiacciata all’uva è una focaccia tipica della Toscana. La ricetta è antica e della tradizione sopratutto fiorentina. Viene preparata nel periodo della vendemmia proprio perché la ricetta originale richiede l’uva da vino o comunque da schiacciata, caratterizzata da chicchi piccoli e saporiti. Per settembre è fantastica e almeno una volta all’anno questa ricetta facile e anche abbastanza veloce bisogna farla.

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Una ricetta settembrina che dovete assolutamente fare almeno una volta in questo periodo. È tipica della toscana e sopratutto del fiorentino e con questo dolce l’uva viene parecchio esaltata. Il gusto non è troppo dolce e si equilibra molto bene con la pasta della schiacciata. Preferite sempre l’uva da vino per prepararla o comunque l’uva da schiacciata. Fidatevi che il sapore vi appagherà molto di più e sopratutto le uve più rustiche, quindi appunto da vino, avendo dei chicchi più piccoli, rilasceranno meno acqua durante la cottura e quindi vi permetteranno di ottenere una focaccia scrocchiarella sotto e non bagnata.

In ogni caso qui vi spiegherò anche come avere una cottura perfetta in ogni caso perchè il metodo di cottura incide molto sulla riuscite. Cuocendola in 2 step, prima nella parte bassa del forno e poi nella parte alta riuscirete proprio ad avere una cottura a puntino e una buona caramellatura. In questo schiacciata la caramellatura è fondamentale. Guai se non ottenete una buona crosticina sulla superficie. Il profumo uvoso non verrebbe esaltato così.
Ovvio che non dovete esagerare anche perchè poi il sapore tenderebbe a rimanere amaro ma non siate tentati a tirarla fuori dal forno troppo presto. Non avrebbe lo stesso carattere altrimenti.

L’alveolatura è molto buona, piuttosto fitta ma omogenea e sopratutto se seguite la cottura alla lettera avrete la parte esterna (sopratutto la base) croccante mentre l’interno morbido. Alcuni la preferiscono a doppio strato ma francamente la trovo un pò pesante e il sapore dell’uva troppo invadente. Io preferisco questo equilibrio, quindi base e solo uno strato di uva ma fate voi. Se preferite il doppio strato vi consiglio di aumentare la dose di impasto di almeno un terzo ma anche del doppio se la preferite particolarmente alta.

La farina utilizzata è una tipo 1, la mia semitegrale preferita perchè sta al mezzo della farina integrale e quella raffinata. Non appesantisce gli impasti ma conferisce comunque rusticità più sapore ma anche qui dipende dai gusti. Potreste tranquillamente preferire la classica farina bianca o utilizzare un’altra miscela che adoro, quindi una buona parte di farina bianca e una piccola quantità di farina integrale ma di farro per cambiare, ma anche qui se volete potreste sostituirla con quella di grano tenero. Sconsigliata invece quella di grano duro. Non potreste in quel caso chiamarla schiacciata toscana e in ogni caso non crede che l’abbinamento con l’uva sarebbe eccezionale.

È un dolce molto genuino questo ma comunque non leggerissimo perchè i suoi 10 cucchiai di olio (sempre extra vergine comunque) ci sono ma sono necessari per dare sapore e sopratutto per conferire quella croccantezza tipica delle focacce unte. Tranquilli comunque che questa è leggermente unta ok?
Quindi un dolce vegano anche;)
E una nota particolare ma comunque molto piacevole viene data dal rosmarino. La combo di uva e rosmarino è qualcosa di eccezionale e non avrei mai creduto che ci stesse così bene.
Alcuni non apprezzano il fatto di abbinarlo a qualcosa di dolce ma a mio parere questo succede solo perchè non hanno mai provato.

Un dolce perfetto per la colazione, per la merenda e per tutte quelle pause in cui percepite quella voglia di assaporare qualcosa di buono, godereccio ma rustico e casalingo, che segue l’onda della stagionalità. Vi sembrerà di avere un pò di settembre in bocca mentre la assaporate e vi posso dire che è molto piacevole ciò, sopratutto se amate quei sapori che si miscelano con la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.

Sarà perfetta anche per la pausa scolastica e universitaria ovviamente.

E niente: dalla Toscana è tutto. Sono qui in vacanza ma ormai è già ora di tornare a casa. Nonostante sia qui a rilassarmi dopo mesi di lavoro ho voluto comunque dedicare parte del tempo (la notte in particolare) all’editing di questo video che avevo registrato prima di partire. Spero che aprrezziate;)

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