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LINZER TORTE (Torta Linz) con nocciole e cannella: la ricetta è quella di mia nonna ed è strepitosa

La Linzer Torte è una crostata (anche se preferisco definirla comunque torta) originale e profumata, perfetta per Natale. I profumi natalizi, quindi cannella, chiodi di garofano e frutta secca, si abbinano al sapore della confettura di mirtilli rossi (ma si può optare anche per quella di ribes, di lamponi o di frutti di bosco). È considerata la torta più antica al mondo e sappiate che la potreste preparare senza glutine utilizzando la farina di riso.
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Una torta che ho sempre preparato nel periodo delle feste per i suoi profumi puramente natalizi: cannella, frutta secca, chiodi di garofano…
È una crostata più morbida e ricca rispetto al solito, per questo preferisco chiamarla comunque torta, originaria della cittadina austriaca di Linz, ma che poi in realtà si è diffusa in tutto l’arco alpino, sopratutto nelle zone limitrofe come il Trentino Alto-Adige. Ecco il motivo per cui mia nonna la sa da una vita questa ricetta ed è stata la mia insegnante per questo magnifico, rustico ma profumatissimo, delizioso sopratutto se accompagnato a una tazzona di tè nel pomeriggio o per colazione.

Il periodo perfetto per realizzarla è proprio questo: quello natalizio e in generale invernale e per questo motivo ho deciso di postarla adesso. In realtà mi è stata chiesta un sacco di volte, sopratutto quest’estate, probabilmente perchè molti di voi a luglio o in agosto si sono fermati in un rifugio a gustarla e la bontà di questa specialità li ha conquistati. È impossibile definirla una torta leggera ma non possiamo rinunciare una volta ogni tanto a gustarcela. Poi è ricca di frutta secca e la frutta secca fa bene dai ahahahaha.

Sapete invece che la Linzer Torte è considerata la torta più antica al mondo?
Per un bel po’ di tempo una ricetta del 1696 della biblioteca di Vienna era quella nota come la più antica. Nei primi anni 2000 però Il direttore della biblioteca del Tirolo trovò una ricetta ancora più vecchia risalente al 1653.
L’invenzione della Linzer Torte è oggetto di numerose leggende che riguardano un confettiere viennese dal nome Linzer o dal pasticcere Johann Konrad Vogel che nel 1823 circa a Linz ha cominciato una produzione di massa della torta che ha reso famosa la città.
Il viaggiatore austriaco Franz Hölzlhuber portò nella metà del 1800 la Linzer Torte negli Stati Uniti, dove la ricetta è molto in voga e tra le torte più famose del paese a stelle e strisce. Insomma anche gli statunitensi, appassionati di cinnamon e cranberries si sono innamorati di questa torta tanto da replicarla in tantissime pasticcerie.

La ricetta esteticamente somiglia tantissimo a quella originale proprio perchè pure mia nonna ha sempre fatto un reticolato sottile al di sopra e attorno le mandorle a lamelle, anche se non sempre le trova e quindi o che fa una lamella più spessa fatta in casa partendo dalle mandorle pelate oppure le riduce in granella. Io ho seguito alla lettera la sua ricetta ovviamente anche perchè non ho mai mangiato una torta Linz più buona di queste (e dico sempre che se avessi davanti quella originale comunque non potrei mai apprezzarla di più, ne sono certo) ma un leggero cambiamento l’ho fatto lo stesso, ossia sostituire lo zucchero di bianco con quello bianco e aggiungere all’impasto addirittura un cucchiaino di cacao. Lo scopo di queste due aggiunte serve esclusivamente a scurire un pochino di più l’impasto e vi dirò: lo zucchero di canna conferisce a questa delizia un retrogusto caramellato a questa torta che trovo delizioso.

Mia nonna quando la assaggia dice che sono un bravo allievo ma potete immaginarvi: lei non vuole cambiare lo zucchero anche perchè una volta lo zucchero era solo quello bianco e da brava conservatrice lei segue sempre la ricetta che fa da anni. Il limone invece ogni tanto lo mette ogni tanto no, perchè fino agli anni 70 era raro trovarlo nelle botteghe da queste parti ma in effetti con l’aggiunta di un pò di scorza è ancora più buona.

Preparatevi a una merenda divina, che profuma di tradizione e di sapori semplici. Gustatela magari il giorno dopo perchè anche solo 24 ore riescono a farle raggiungere il massimo della bontà. So che è un sacrificio ma a resistere alle volte ne vale la pena e quando la assaggerete sarete ancora più invogliati e appagati.

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