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FRITTELLE DOLCI DI CARNEVALE: mai mangiate così buone e soffici – ricetta facile | Davide Zambelli

Le frittelle dolci di carnevale sono una ricetta versatile, golosa e buonissima. La ricetta che vi propongo è tradizionale e molto semplice. Arriva dal Veneto e assieme a Castagnole, Frappe (o Chiacchiere) e agli altri dolci fritti non possono assolutamente mancare per i grandi classici per carnevale. Potete aggiungere l’uvetta, farcirle con la crema o mangiarle semplici. #carnevale #frittelle #soffici

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Volevo proporre altre ricette per carnevale ma non volevo scopiazzare da nessuno online, piuttosto mi sarebbe piaciuto avere una ricetta “della nonna” sottomano e creare una ricetta tradizionale di una regione, possibilmente che non sia il Trentino, anche perché sia i grostoli (da noi si chiamano così ma sarebbero le chiacchiere) che gli Strauben li ho già preparati.

Sento la Fra (@affari_di_cucina) e da amica che ha la seconda casa a Jesolo va alla ricerca di una ricetta tipica veneta, che di per sé lei mangia spesso a Carnevale ma che non ha mai provato a fare: le fritoe, o veneziane. Dopo varie ricerche sbuca la ricetta della sua socia Alessia, ma la ricetta non è la sua, è di Lorella, una signora che prepara delle frittelle deliziose.

La particolarità di queste frittelle è che l’impasto ha come base il semolino, quindi un composto colloso che crea la base per un impasto amalgamato, sofficissimo e gonfio.
Non avrei mai creduto che per fare le frittelle potesse essere un’efficace trovata quella di aggiungere il semolino nell’impasto e invece vedrete che vi stupirà e in ogni caso sarà comunque molto veloce prepararle.

Per fare delle buone frittelle altri ingredienti essenziali sono gli aromi, come la vaniglia, la scorza degli agrumi e la grappa. Adoro questa combinazione di ingredienti per i dolci di carnevale e ovviamente anche queste frittelle non possono fare eccezione.
Gli aromi sono essenziali secondo me, profumano gli impasti, li personalizzano un po’ e soprattutto nei dolci fritti sono indispensabili anche per togliere quel sentore oleoso che alle volte li può caratterizzare.

L’uvetta poi è un altro ingrediente aromatico e in queste frittelle trovo divina. Io sono fan dell’uvetta e quindi mi fanno impazzire ma ad esempio uno dei miei 3 fratelli la detesta eppure guarda un po’ queste li sono piaciute eccome, anzi, mi hanno già detto tutti che mi devo organizzare per farne ancora. Che peso essere in una famiglia numerosa dove vieni schiavizzato ahahahahaahahah

Nonostante avessi comunque la ricetta e magari avrei potuto da subito farla e registrare e quindi andare sulla fiducia della Signora Lorella ho dovuto fare una prova per vedere se la quantità di farina potesse andare bene. È sì perché da ricetta della nonna che si rispetti le dosi alle volte sono approssimative e MOLTO a sentimento anche se si tratta di dolci.

Tra mezza confezione di semolino e 6 cucchiai di zucchero c’era scritto nella lista: farina q.b.
Io ovviamente ho consultato la mitica Fra e assieme abbiamo valutato che la dose precisa di farina da inserire è 160 grammi. In questo modo le frittelle saranno compatte e non delicate ma per niente “farinose”, poco aromatiche e soprattutto gommose. Vedrete che morbidezza invece. Si sciolgono in bocca ma esternamente c’è una crosticina che mi fa impazzire che crea un contrasto straordinario.

Mi raccomando occhio alla temperatura dell’olio. Fate in modo che non superi i 180 gradi perché altrimenti le vostre frittelle tenderebbero a scurirsi troppo in fretta e a non cuocere bene internamente. Occhio però: non deve stare sotto i 160 gradi, altrimenti niente fritto fragrante e asciutto. Insomma: la cosa migliore è avere il termometro ma se non lo doveste avere basterà immergere uno stecchino nell’olio. Se notate che si formano delle bollicine significa che l’olio è pronto.

Vi consiglio di gustarvi queste frittelle appena fatte perché ovviamente è quando sono passati circa 15 minuti da quando le avete scolate dall’olio che offrono il meglio.

In ogni caso è possibile gustarle anche il giorno dopo ma vi sconsiglierei di metterle in forno a scaldare. Molto meglio a temperatura ambiente oppure se non avete buttato l’olio di frittura potreste rifriggerle per circa 1 minuti giusto per farle rinvenire un po’ ma non è assolutamente indispensabile;)

Grazie ancora Fra del meo cuor per aver recuperato questa ricetta favolosa. Grazie Alessia e ovviamente grazie Lorella

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